L’invecchiamento è una caratteristica degli esseri viventi, un processo inevitabile che avviene in tutta la popolazione e prevede delle modifiche a livello fisico, psicologico, cognitivo e affettivo.
Per comprendere al meglio questa fase di vita bisogna abbandonare l’idea comune di “anzianità” come sinonimo di perdita e sconfitta, dove diventa superfluo rimanere attivi e dedicarsi a passioni ed interessi.
La società tende ad associare alla parola invecchiamento, tutta una serie di eventi negativi e di perdita: il pensionamento, la comparsa di una malattia, la perdita del coniuge e via così.
Lasciar perdere il pessimismo tipico di questo periodo della vita e iniziare a valorizzarne la ricchezza è un buon inizio per affrontare l’anzianità nel migliore dei modi.
Sicuramente i problemi della vita quotidiana diventano più complessi, la memoria affievolisce, il movimento rallenta, si sente la necessità di avere sempre più attenzioni. Il soggetto si trova a dover affrontare una serie di piccole crisi che richiedono impegno, ma nella maggior parte dei casi il soggetto riesce ad adattarsi
al nuovo status, reagendo e accettando i nuovi limiti.
Un anziano, con un buon apparato psichico, di fronte alle perdite e alle crisi della vecchiaia, riesce, grazie al suo bagaglio affettivo-pulsionale ad affrontare gli eventi e a conservare una buona immagine di sé, nonostante i cambiamenti. Ci sono, invece, anziani che di fronte all’avanzare dell’età si disperano, si deprimono, si scompensano psicologicamente, e le risorse personali diventano sempre più insufficienti per affrontare il momento.
Ci troviamo di fronte ad anziani che rinunciano a vivere e spesso vengono istituzionalizzati perché manca la motivazione per avere una vita minimamente attiva.
L’arte terapia diventa uno strumento indispensabile in questa fase della vita per offrire uno spazio di crescita mentale e il ritorno ad un sorte di indipendenza. L’arte terapia serve come evidenza concreta di
una forma di energia ancora esistente che viene espressa attraverso la creatività. Lo scopo principale della terapia deve diventare quello di aiutare l’anziano a ricostruire, oppure a mantenere se c’è ancora, la propria “forza dell’Io” e la propria autostima. Risulta essere un aiuto a ridefinire la propria identità, che può essere perduta: attraverso l’arte terapia si può creare visualmente un ruolo nuovo, un nuovo senso di identità con attività come il collage, le attività grafiche o plastiche.
La parte vera e propria della terapia è il processo creativo che richiede responsabilità, controllo, scelte e
decisioni: queste azioni portano l’anziano a riconoscere le proprie risorse e a favorire la comunicazione delle proprie emozioni, magari anche solo attraverso l’elaborato artistico.
L’arte terapia è un mezzo che serve al paziente per esprimersi individualmente: durante il processo creativo infatti il soggetto viene incoraggiato a fare delle scelte che prevedono la decisione del materiale da utilizzare, cosa fare con esso, e poi il relazionarsi con ciò che è stato prodotto.
L’immagine finale diventa un modo “delicato” per parlare di sé, dei propri vissuti e dei propri sentimenti considerati negativi, riattivando quel bisogno di relazione e di autostima.
In questo modo l’anziano diventa un soggetto che può ancora crescere, apprendere ed esprimere il proprio mondo interiore.
