La musica attiva pensieri, stati d’animo, sensazioni e comportamenti.
La maggior parte dei nostri momenti più significativi è associato ad una canzone, ad un suono, ad una colonna sonora; riascoltarli ci fa tornare subito alla mente quell’episodio e le sensazioni associate allo stesso (il primo bacio, una pausa estiva, le canzoni di Natale o la rottura di una relazione).
Quante volte capita che mentre siamo in macchina e ascoltiamo una canzone, le note ci riportano con la mente ad un momento vissuto particolarmente emozionante, e piano piano ci sembra di riviverlo come assolutamente presente e ancora vivido nella nostra memoria…
La musica può avere molteplici funzionalità. Può essere terapeutica ed avere un effetto sul nostro umore (a seconda del tipo e del ritmo della musica noi possiamo rallegrarci, rilassarci o entrare in contatto con le nostre sensazioni, anche di sofferenza, più profonde lasciandoci cullare dal sound).
Più di 2000 anni fa il filosofo greco Pitagora consigliava di cantare o suonare ogni giorno per liberare il corpo dalle paure, dalle preoccupazioni e dalla rabbia.
Il rilassamento attraverso l’utilizzo di musiche appropriate, è una pratica fondamentale per un sano equilibrio mente-corpo e fonte di rigenerazione naturale psicofisica (pensiamo ai brani che ascoltiamo nelle sale d’attesa di un dentista o in sala operatoria, o ai brani che facilitano il relax e l’addormentamento).
La musica, o il suono di uno strumento a noi particolarmente gradito, può essere un potente antistress invitandoci all’allentamento di tensioni e alla riduzione dello stress della vita quotidiana, spesso frenetica e carica di responsabilità.
Tra i brani più efficaci in tal senso, troviamo la musica classica da Vivaldi a Mozart; ma molto dipende dalla nostra reazione soggettiva alle note musicali e alle vibrazioni prodotte, così anche un brano rock può essere utilizzato come calmante.
La musica ha anche un potere relazionale, perché ci permette di condividere dei momenti piacevoli in compagnia di altri: pensiamo ai concerti con gli amici, agli spettacoli teatrali, alle serate in discoteca… quindi aggregando facilita l’elemento di socialità, e nel contempo supporta nel distendere i rapporti e le relazioni sociali potenzialmente conflittuali.
Permette di esprimere agli altri ciò che sappiamo o che sentiamo senza utilizzare immagini o parole: le arti come la musica, la poesia e la danza sono state da sempre fondamentali per trasmettere e conservare usi e costumi di un popolo.
La musicoterapia può efficacemente essere utilizzata sia con glia adulti, sia con i bambini, in contesti individuali o di gruppo; trova la sua applicazione come strumento di sostegno psicologico ai malati, sui disturbi come depressione, ansia e ancora l’utilizzo del suono può essere impiegato per alleviare mialgie, migliorare la memoria e stimolare funzioni cognitive. Pensiamo alla violinista Yokoyama, che per supportare e allietare il personale sanitario e i degenti durante la pandemia, ha suonato dei brani musicali (da Morricone a Mameli) sul tetto dell’ospedale di Cremona.
“A volte nella musica si trovano le risposte che cerchi, quasi senza cercarle. E anche se non le trovi, almeno trovi quegli stessi sentimenti che stai provando”.